Conto Termico 3.0: cosa cambia e come ottenere gli incentivi

Il 2025 segna una svolta per chi vuole rendere la propria casa o edificio più efficiente dal punto di vista energetico. Con l’adozione ufficiale del Conto Termico 3.0, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha aggiornato uno degli strumenti più utili per incentivare interventi di riqualificazione legati al riscaldamento, alla climatizzazione e all’uso di fonti rinnovabili.
Più semplice, più ampio, più veloce: vediamo insieme cosa cambia rispetto alla versione precedente e come ottenere i nuovi incentivi.
Cos’è il Conto Termico e perché è stato aggiornato
Il Conto Termico è un meccanismo che permette di recuperare una parte delle spese sostenute per migliorare l’efficienza energetica degli edifici o installare impianti che sfruttano energia rinnovabile.
La versione 3.0, approvata ad agosto 2025, nasce con l’obiettivo di rendere tutto più accessibile: meno burocrazia, più beneficiari e incentivi più ricchi.
Il budget complessivo è stato portato a 900 milioni di euro all’anno, di cui 500 destinati a privati e imprese, e 400 alle Pubbliche Amministrazioni.
Chi può accedere al Conto Termico 3.0
Oltre ai privati cittadini, anche:
- Condomini
- Aziende e titolari di reddito d’impresa
- Aziende agricole
- Enti pubblici
- Enti del Terzo Settore (novità importante)
- Comunità Energetiche Rinnovabili e soggetti in configurazione di autoconsumo collettivo
Questo allargamento significa che anche realtà finora escluse potranno beneficiare del contributo per interventi sostenibili.
Quali interventi sono incentivati
Il Conto Termico 3.0 copre una gamma ancora più ampia di interventi rispetto al passato. Tra questi:
- Sostituzione di impianti di riscaldamento obsoleti con pompe di calore
- Installazione di caldaie ibride o a biomassa
- Collettori solari termici
- Impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo, se installati con pompe di calore
- Colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, se integrate nell’intervento
- Sistemi di building automation
- Isolamento termico e sostituzione infissi, in combinazione con impianti efficienti
In pratica, chi sceglie di rinnovare l’impianto termico o migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio ha ora più possibilità di rientrare nelle spese.
Quanto si può ottenere
Il contributo può arrivare fino al 65% delle spese ammissibili. In alcuni casi specifici – come scuole, ospedali o edifici pubblici nei comuni con meno di 15.000 abitanti – il rimborso può toccare il 100%.
Questi fondi non sono un credito d’imposta, ma un contributo diretto erogato dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), che arriva direttamente sul conto corrente del richiedente, spesso in tempi rapidi.
Come richiedere gli incentivi
Il processo diventa più semplice grazie al portale online del GSE, che sarà aggiornato entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto. Chi desidera accedere al Conto Termico dovrà:
- Verificare i requisiti dell’intervento
- Presentare la domanda online
- Attendere la valutazione e l’approvazione
- Ricevere l’incentivo direttamente sul proprio conto
Per gli apparecchi presenti nel Catalogo GSE (pompe di calore, caldaie, ecc.), la procedura è ancora più snella.
Scegliere di migliorare l’efficienza della propria casa è un investimento che conviene, ma per ottenere il massimo dagli incentivi serve un partner tecnico affidabile.
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