Conto Termico pompe di calore vs Ecobonus: quale conviene?

Le pompe di calore sono tra le soluzioni più innovative e sostenibili per il riscaldamento e la climatizzazione degli ambienti domestici. Consumi ridotti, efficienza elevata e basse emissioni ne fanno una tecnologia sempre più scelta da chi vuole migliorare le prestazioni energetiche della propria abitazione.
Ma quale incentivo conviene davvero nel 2025 per installare una pompa di calore? Meglio puntare sul nuovo Conto Termico 3.0 o sull’Ecobonus? Ecco una guida completa per scegliere in modo consapevole.
Cos'è il Conto Termico 3.0
Il Conto Termico 3.0, approvato ad agosto 2025, è un incentivo diretto gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), pensato per promuovere interventi che migliorano l’efficienza energetica e incentivano l’uso delle rinnovabili negli edifici.
La novità rispetto alla versione precedente riguarda l’estensione dei beneficiari (inclusi soggetti del terzo settore e comunità energetiche) e una semplificazione della procedura.
Chi installa una pompa di calore per sostituire un impianto esistente può ottenere un rimborso diretto dal 40% al 65% della spesa sostenuta, in base alla tipologia di intervento, alla zona climatica e alle caratteristiche tecniche dell'impianto.
In particolare:
- Fino al 65% per sostituzione di impianti tradizionali con pompe di calore, sistemi ibridi o solare termico
- Copertura fino al 100% per edifici pubblici in piccoli comuni, scuole o ospedali
- Incentivo erogato direttamente sul conto corrente, entro tempi certi
È importante sapere che il Conto Termico non è una detrazione fiscale, ma un contributo in denaro, spesso erogato entro pochi mesi dalla presentazione della domanda.
Cos'è l’Ecobonus e come funziona per le pompe di calore
L’Ecobonus è una detrazione fiscale che consente di recuperare parte delle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica. La detrazione è pari al:
- 50% per l’abitazione principale
- 36% per le altre unità immobiliari
Nel caso delle pompe di calore, però, è ammessa solo se l’impianto sostituisce una caldaia o un generatore esistente. Se si tratta di una nuova installazione (ad esempio in una seconda casa o in un'abitazione senza impianto), l’unica opzione disponibile è il Bonus Ristrutturazione, che consente comunque una detrazione del 50%.
Inoltre, come chiarito da ENEA (FAQ 5D), non è possibile accedere all’Ecobonus per l’installazione di un condizionatore con pompa di calore se l’impianto esistente non viene dismesso, ma semplicemente integrato.
Caratteristica |
Conto Termico 3.0 |
Ecobonus |
Tipo di incentivo |
Contributo diretto |
Detrazione fiscale |
Tempistiche |
Rimborso entro pochi mesi |
Recupero in 10 anni |
A chi si rivolge |
Privati, PA, imprese, enti del terzo settore |
Privati |
Quando è valido |
Anche per nuove installazioni |
Solo per sostituzioni |
Percentuale |
Fino al 65% (e oltre per PA) |
50% max |
Compatibilità |
Con altri incentivi locali |
No cumulabile |
Se hai la necessità di sostituire un impianto di riscaldamento esistente, entrambe le opzioni sono valide. Tuttavia, il Conto Termico 3.0 è più vantaggioso per tempi, flessibilità e percentuali di rimborso, soprattutto se il tuo edificio si trova in zona climatica fredda o se l’intervento è integrato con altre soluzioni (come il solare termico o la building automation).
Se invece stai realizzando un nuovo impianto o ristrutturando una seconda casa, l’Ecobonus potrebbe non essere accessibile, ma puoi comunque contare sul Bonus Ristrutturazione, sempre al 50%.
Non sempre è facile orientarsi tra normative, requisiti tecnici e documentazione da compilare. Ventigradi è al tuo fianco per aiutarti a scegliere la soluzione più adatta, massimizzare l’incentivo e installare il sistema più efficiente per la tua casa.
Contattaci per una consulenza gratuita: ti guideremo nella scelta tra Conto Termico ed Ecobonus e cureremo per te anche la gestione delle pratiche. Il comfort sostenibile non è mai stato così accessibile.